Venerdì la cerimonia di apertura, da ieri le prime gare
Si è svolta nel segno della sobrietà la cerimonia di apertura della 14^ edizione dei mondiali di nuoto “master”. Circa 14mila atleti, in rappresentanza di 72 nazioni, hanno sfilato per le vie di Riccione e, nonostante il colore che di solito accompagna queste manifestazioni, non sono mancati i riferimenti alle popolazioni dell’Emilia Romagna, colpite dal recente terremoto. Infatti, il Comitato organizzatore, in accordo con la municipalità, la Fin e la Fina, ha deciso di non far esplodere i previsti fuochi d’artificio il costo dei quali è stato devoluto alla Protezione Civile in funzione dell’assistenza agli sfollati. La sfilata è stata aperta dagli atleti dell’Algeria, mentre a chiudere il corteo gli atleti italiani, tra i quali mancavano i due atleti altamurani iscritti alle gare, Domenico Petrara e Pino Giordano.
I due nuotatori nostrani sono arrivati sulla costiera romagnola nella giornata di domenica, durante la quale hanno potuto prendere contatto con la piscina dello stadio del nuoto di Riccione. Il primo a scendere in acqua è stato Domenico Petrara, iscritto alla gara regina del nuoto, i 100 metri stile libero. Per lui, alla fine, un buon 98° posto e la soddisfazione di aver abbattuto il muro del minuto, toccando la piastra con il crono di 59.33. A parte il risultato cronometrico, per Domenico, è stata davvero un’esperienza indimenticabile. Queste le sue dichiarazioni: “Qui è tutto bellissimo, ci sono atleti provenienti da tutto il mondo e, come sempre, un sacco di atleti pugliesi. Le emozioni sono tante ed intensissime perché, sapere che chi ti sta accanto per quel minuto scarso ha attraversato il mondo per fare la tua stessa gara, ti trasmette ulteriore carica e adrenalina. Poi, oggi ha gareggiato un mito del nuoto anni ’70, James Paul Montgomery, meglio conosciuto come Jim, 57enne statunitense di Madison, tre ori e un bronzo olimpici a Montreal 1976 e sette ori mondiali tra Belgrado 1973, Calì 1975 e Berlino 1978 e primo uomo a scendere sotto i 50 secondi. Inoltre c’era Giovanni Franceschi, soprannominato “la maniglia”, idolo della velocità italiana negli anni ’80”.
Le gare proseguono anche domani, non di Altamurasport ci saremo.
Domenico Olivieri